Una holding – anche per le PMI?
Di norma, una holding è una SA o una Sagl la cui funzione principale consiste nel detenere partecipazioni, in particolare azioni di altre società. Pertanto, in qualità di proprietario o comproprietario di due società, è possibile, ad esempio, trasferire le azioni di queste società ad una nuova società (holding). I giovani imprenditori hanno spesso l’impressione che questa forma societaria sia riservata solo alle grandi imprese e non sia compatibile con le PMI.
Affinché una holding sia riconosciuta come holding in senso stretto, essa non deve svolgere attività commerciali significative, ma solo attività secondarie come ad esempio il finanziamento e la gestione; ovvero le cosiddette attività rivolte verso l’interno.
Perché creare una holding?
A partire da quale dimensione e in quale contesto ha senso costituire una holding? Oltre alle considerazioni finanziarie e soprattutto fiscali, possono essere determinanti anche ragioni organizzative e gestionali.
Dividendi e pianificazione fiscale
Qualsiasi tipo di pianificazione fiscale efficace richiede che si guadagnino più soldi di quanti ne servano per le spese aziendali e personali. Questi “utili in eccesso” sono conservati nella società operativa sotto forma di riserve e appesantiscono la società. Invece di distribuire annualmente questi utili agli azionisti, può essere vantaggioso conservarli temporaneamente in una holding. La cessione a favore della holding non fa scaturire alcuna imposta, mantiene la società operativa snella e trasforma la holding in una banca privata personale. Se necessario, la holding può ora prestare il denaro – a determinate condizioni – alla sua società figlia o ai suoi azionisti e riceve in cambio interessi, anch’essi esenti da imposte.
Successione e vendita
Grazie alle holding, le aziende operative vengono mantenute costantemente snelle e hanno un vantaggio quando si tratta di implementare soluzioni di successione e di vendita. Il prezzo di acquisto o di trasferimento può essere focalizzato sull’avviamento reale e non è inutilmente aumentato da elevate scorte di liquidità o da attività non operative.
Discrezione e limitazione dei rischi
Una holding rappresenta di per sé una netta separazione tra privato e impresa. A seconda del segmento di attività e dell’ambiente, può essere vantaggioso che la struttura proprietaria non sia chiaramente comprensibile all’esterno. La limitazione del rischio, che viene già effettuata fondando una SA / Sagl, può quindi essere massimizzata.
Leadership e immagine
Se uno o più imprenditori sono coinvolti congiuntamente in numerose società, è interessante dal punto di vista gestionale che tutti i partecipanti conferiscono le loro partecipazioni in una società di partecipazione congiunta, che è proprietaria al 100% di tutte le società attive. In questo modo la holding ospita i vari servizi richiesti da tutte le società operative, come il personale, l’informatica, il controlling, ecc. La holding è quindi la sede dei vari servizi richiesti da tutte le società operative. Tali servizi, insieme ad altri servizi di gestione, vengono poi trasferiti alle singole società controllate, solitamente secondo il metodo del costo maggiorato. Inoltre, se si vuole apparire sul mercato con un unico marchio per poter aumentare la propria presenza, può essere utile apparire con il marchio principale della holding.
Vantaggi fiscali
Non c’è dubbio che vi sono numerosi effetti fiscali positivi. Tuttavia, questi non dovrebbero in alcun modo essere gli unici argomenti. Si tratta piuttosto di trarre profitto da numerosi piccoli risparmi e di garantire che i costi aggiuntivi siano più che compensati dai servizi di consulenza. Se attuate correttamente, queste sono le seguenti agevolazioni fiscali:
- redditi da interessi esenti da imposte;
- margine sul trasferimento dei servizi di gestione;
- minori oneri fiscali sul patrimonio privato, in quanto sono possibili sconti più elevati sui valori fiscali;
- limite e controllo dell’onere dell’imposta sul reddito privato.
Svantaggi di una holding
La riscossione dei dividendi, è esente da imposte, ma non può essere definita di per sé un vantaggio, in quanto la tassazione rimane in vigore quando i dividendi sono successivamente distribuiti a beni privati.
Lo svantaggio più significativo è la perdita di utili da capitale esenti da imposta. Gli utili derivanti dalla vendita di investimenti (azioni) in beni privati possono, come è noto, essere ricevuti in esenzione d’imposta. Se si trasferiscono le proprie partecipazioni in una holding e poi si vende una delle società operative, il nuovo profitto viene generato nella holding. Anche per la holding stessa, la vendita rimane esente da imposte. Se poi si distribuiscono gli utili delle vendite sotto forma di dividendi, essi devono essere tassati privatamente come reddito da investimento, per il quale viene concesso un privilegio fino all’80 %. In termini concreti, questo significa che quando si ha già intenzione di vendere un’azienda, non conviene trasferirla prima in una holding.
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