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Dopo numerose consultazioni personali i nostri giuristi, fiduciari e consulenti hanno potuto conoscere da vicino quali sono le maggiori preoccupazioni nelle teste dei neoimprenditori. Le risposte alle domande più comuni le potete trovare sul nostro blog. Sul blog potete navigare tra i vari argomenti scegliendo il vostro tema preferito dalle diverse categorie.

Parlare in pubblico – Parte 1: Comunicazione verbale e non verbale

Essere fondatori di una startup richiede la capacità di assumere vari ruoli, fra i quali anche quello dell’oratore. Non basta avere un’ottima idea, occorre anche saper convincere il proprio pubblico – sia esso composto da investitori, possibili clienti o collaboratori – della sua validità. Di seguito vi riportiamo alcuni consigli per migliorare la vostra comunicazione verbale e il linguaggio del corpo.

Se il vostro obiettivo è quello di effettuare una presentazione memorabile in grado di stupire il vostro pubblico, allora dovete esercitarvi. Durante le vostre sessioni di pratica dovete prestare attenzione a come parlate (comunicazione verbale) e a come apparite (linguaggio del corpo). Di seguito esaminiamo le caratteristiche principali di questa formula vincente.

Comunicazione verbale

I quattro elementi della comunicazione verbale sono:

  1. Ritmo: la velocità con cui si parla
  2. Volume: alto o basso
  3. Tono: intonazioni marcate o morbide
  4. Pause: brevi pause per evidenziare le parole chiave

Quando si legge un testo cartaceo, è naturale utilizzare un evidenziatore per sottolineare una parola o una frase importante. L’equivalente verbale di un evidenziatore è quello di alzare o abbassare il volume della voce, cambiare la velocità con cui pronunciare le parole e  separare la parola o la frase chiave con una pausa prima o dopo averla pronunciata.

Tuttavia ciò che conta di più è pronunciare le parole alla velocità adeguata. Per esempio, studi dimostrano che da 150 a 160 parole al minuto è il ritmo ideale per gli audiolibri. Sembra essere la velocità alla quale la maggior parte degli ascoltatori può facilmente percepire, assorbire e ricordare le informazioni.

È quindi ragionevole affermare che la velocità ideale per una presentazione sia leggermente più veloce a causa dell’aggiunta di input sensoriali, quali il movimento delle mani, il contatto visivo e l’espressione facciale. Infatti il ritmo del discorso di Bryan Stevenson, votato come il più persuasivo su TED.com, era di 190 parole al minuto. Tuttavia, un relatore super energico e motivante dovrebbe parlare molto più velocemente di Stevenson. Ad esempio, il guru della motivazione Tony Robbins, che ha tenuto un TED Talk nel 2006, ha pronunciato 240 parole al minuto (per avere un paragone, un banditore d’asta parla ad una velocità di 250 parole al minuto).

Linguaggio del corpo

I gesti sono necessari? Sì, studi hanno dimostrato che i gesti danno al pubblico fiducia nell’oratore. Di seguito sono riportati quattro suggerimenti da utilizzare per migliorare il modo in cui si usano le mani:

  • Usate i gesti. Per prima cosa non abbiate paura di usare le mani. La cosa più semplice per evitare una presentazione rigida è estrarre le mani dalle tasche e usarle.
  • Usate i gesti con parsimonia. Ora che vi abbiamo detto di usare i gesti, fate attenzione a non esagerare. I vostri gesti devono essere naturali. Se cercate di imitare qualcun altro, assomiglierete ad una caricatura di un pessimo politico. Non pensate a quali gesti usare, sarà la vostra storia a guidarvi.
  • Usate i gesti nei momenti chiave. Conservate i vostri gesti migliori per i momenti chiave della presentazione. Rafforzate i messaggi chiave con gesti mirati, a condizione che siano coerenti con la vostra personalità e il vostro stile.
  • Mantenete i gesti nella metà superiore del vostro corpo. Cercate di mantenere i vostri gesti (e lo sguardo) nella zona che va dagli occhi all’ombelico. Le mani che pendono sotto la cintura trasmettono una mancanza di energia. L’uso di gesti sopra la vita darà al pubblico un senso di fiducia in voi come leader, vi aiuterà a comunicare i vostri pensieri più facilmente e migliorerà la vostra immagine complessiva.

I tre errori più comuni

Muoversi o muovere qualcosa di continuo. Questa è una brutta abitudine che vi fa sembrare insicuri, nervosi o impreparati. Picchiettare le dita sul tavolo o giocare con la penna sono un esempio. Un modo per ovviare a questo problema è filmarsi mentre si prova una presentazione. Vi accorgerete subito dei vari movimenti inutili che effettuate senza rendervene conto.

Stare in piedi sul posto. I grandi presentatori hanno movimenti animati; non rimangono immobili in un punto. Stare assolutamente fermi vi fa apparire rigidi, noiosi e scoraggiati. Anche in questo caso può tornare utile filmarsi e come esercizio potete cercare di uscire talvolta dalla visuale della videocamera.

Tenere le mani in tasca. Alcune persone tendono a tenere le mani in tasca quando si trovano di fronte ad un gruppo. Questo le fa apparire disinteressate e poco impegnate. In questo caso la soluzione è molto semplice, ricordatevi sempre di togliere le mani dalle tasche!

Fonte: Gallo, C. (2014). Talk Like TED. The 9 Public Speaking Secrets of the World’s Top Minds. London: Pan Books.

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