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Distinzione fra attività lucrativa indipendente e hobby

La distinzione tra attività lucrativa indipendente e hobby è spesso poco chiara. Tuttavia la loro classificazione è fondamentale e decisiva per quanto riguarda le conseguenze fiscali. Secondo il Tribunale federale, ci sono due elementi che definiscono un’attività lucrativa indipendente: l’idoneità e la volontà di realizzare un profitto. Tuttavia, ogni caso deve essere valutato singolarmente.

Elementi di distinzione

Spesso non è così facile distinguere tra attività indipendente e hobby. A differenza di un’attività indipendente, l’hobby non ha principalmente lo scopo di ottenere un reddito positivo, ma viene perseguito per motivi o interessi personali. Tale distinzione è però rilevante dal punto di vista fiscale, in quanto gli utili realizzati nel corso di un hobby non sono imponibili. D’altro canto, le perdite non possono essere dedotte dal reddito imponibile.

Al fine di effettuare una distinzione si possono osservare alcuni indizi: per esempio, anni di perdita indicano solitamente un hobby. Tuttavia, se ci si aspetta un profitto a lungo termine in base alle circostanze generali, è più probabile che si tratti di un’attività indipendente. Non è però possibile basarsi esclusivamente su queste indicazioni e ogni caso deve essere valutato singolarmente. Il Tribunale federale utilizza due criteri per definire le due tipologie di attività descritte in precedenza: l’idoneità al profitto e la volontà di realizzare un profitto. L’idoneità al profitto descrive l’idoneità generale di un’attività a generare profitti. A questo proposito, raccogliere e vendere francobolli rari, è ad esempio idoneo. Per contro, giocare alla roulette al casinò non lo è. La volontà di realizzare un profitto descrive invece la pura aspirazione ad un guadagno. Ciò riguarda unicamente chi si occupa seriamente di un’attività e se ne assume il tempo e gli sforzi necessari.

Esempio: gestione di un’azienda agricola

Il 3 agosto 2018 il Tribunale federale si è pronunciato sulla causa 2C_548/2018, in cui l’amministrazione fiscale ha classificato la gestione di un’azienda agricola non più come attività lucrativa (secondaria) indipendente ma come hobby. Il contribuente, che vive nel Canton Argovia, ha lavorato a tempo pieno come dipendente presso un’officina di automobili. Allo stesso tempo gestiva anche un’azienda agricola, la quale, fino al 2011, è stata qualificata come attività lucrativa indipendente. Per il periodo fiscale 2011, il contribuente ha fatto valere una perdita d’esercizio di CHF 66’625. L’autorità fiscale competente non ha però accettato la deduzione e ha riqualificato la gestione della fattoria come hobby, comportando così il trasferimento dell’immobile da sostanza commerciale a sostanza privata. Il trasferimento ha portato ad un utile di liquidazione di CHF 81’107, costituito dagli ammortamenti degli attivi aziendali, fino ad allora qualificati di natura commerciale, meno il contributo all’AVS. Il contribuente, in seguito ai rifiuti da parte dei tribunali di prima istanza, si è rivolto al Tribunale federale, chiedendo di non compensare la perdita d’esercizio di CHF 66’625 e di rinunciare all’utile di liquidazione di CHF 81’107.

Il Tribunale federale ha confermato l’opinione del tribunale di prima istanza, secondo cui nel caso specifico, si doveva ipotizzare un hobby e non un’attività lucrativa indipendente per il periodo fiscale 2011, in quanto all’impresa doveva essere negata l’idoneità (elemento oggettivo dell’attività lucrativa indipendente) e la volontà (elemento soggettivo) di realizzare un profitto. Inoltre, al contribuente, il quale già lavorava a tempo pieno, mancava il tempo necessario per occuparsi professionalmente dell’azienda agricola. Il Tribunale federale ha pertanto negato anche la possibilità di detrarre la perdita di attività, poiché non esisteva un’attività lucrativa indipendente. Anche in caso di un presunto flusso di cassa positivo (“Cashflow”) la situazione non cambierebbe, in quanto l’utile commerciale è determinante ai fini fiscali per persone che svolgono un’attività lucrativa indipendente, e quest’ultimo è stato dichiarato come perdita nella dichiarazione fiscale 2011.

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