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Dopo numerose consultazioni personali i nostri giuristi, fiduciari e consulenti hanno potuto conoscere da vicino quali sono le maggiori preoccupazioni nelle teste dei neoimprenditori. Le risposte alle domande più comuni le potete trovare sul nostro blog. Sul blog potete navigare tra i vari argomenti scegliendo il vostro tema preferito dalle diverse categorie.

Quali sono le imposte di una ditta individuale?

Quando si passa al lavoro indipendente, cambia anche la situazione fiscale e ci si trova di fronte a nuove tipologie di imposte. Di seguito trovate una breve panoramica.

Imposta sul reddito e sulla sostanza

Il reddito proveniente dal lavoro indipendente è soggetto all’imposta sul reddito allo stesso modo del reddito da lavoro dipendente. Ciò costituisce di norma la base per la determinazione del reddito imponibile se vige un sistema contabile adeguato. L’utile della ditta individuale viene quindi considerato come reddito.

La separazione fra la sostanza commerciale e il patrimonio privato è importante

L’utile viene calcolato detraendo dalle entrate generate tutte le spese commerciali (ad es. spese per materiali, affitto, interessi, ecc.). Le spese private (ad esempio il pagamento degli acquisti del fine settimana tramite la ditta individuale) non possono essere detratte e devono quindi essere chiaramente distinte dalle spese aziendali. A questo proposito, i problemi più frequenti sono le auto aziendali, le spese di ristorazione o le spese telefoniche. L’amministrazione fiscale dovrebbe avere la possibilità di determinare quale parte della spesa è stata utilizzata per scopi privati e quale per scopi aziendali.

Per quanto riguarda il patrimonio dell’imprenditore, occorre suddividere la sostanza commerciale dal patrimonio privato. Ciò che è prevalentemente o completamente legato al lavoro indipendente appartiene alla sostanza commerciale, anche nei casi in cui gli acquisti sono stati effettuati con fondi privati. Nel caso della sostanza commerciale, le riduzioni di valore (ad es. ammortamenti e accantonamenti) sono prese in considerazione ai fini fiscali e riducono l’utile della singola società. D’altro canto, ciò vale anche per gli incrementi di valore nella sostanza commerciale, che aumentano i profitti.

Esempio

L’anno scorso la ditta individuale “Mondo Moda Bernasconi” ha generato un utile di CHF 90’000.- (al lordo degli ammortamenti). La signora Bernasconi, proprietaria della ditta individuale di Lugano, possiede anche un’auto (del valore di CHF 40’000.-) con la quale trasporta le ultime novità di moda dal nord Italia al suo negozio. L’auto funge quindi da patrimonio aziendale e l’ammortamento riduce il profitto della Mondo Moda Bernasconi. Se la signora Bernasconi ammortizza la sua auto del 40% (CHF 16’000.-), la sua ditta individuale realizza comunque un utile imponibile di CHF 74’000.-. Tuttavia se avesse utilizzato l’auto solo per scopi privati, l’ammortamento non sarebbe stato rilevante ai fini delle imposte sul reddito.

Imposta sul valore aggiunto

Ogni lavoratore indipendente deve verificare da solo se è soggetto all’IVA e, se necessario, registrarsi presso l’amministrazione fiscale svizzera. Ciò è obbligatorio a partire da un fatturato annuo di CHF 100’000.-

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