Quali sono i compiti dell’autorità di vigilanza della fondazione?
Le fondazioni sono controllate da un’autorità di vigilanza statale che garantisce che gli organi della fondazione utilizzino il patrimonio nel modo originariamente previsto dal fondatore. Al fine di adempiere questo compito l’autorità di vigilanza della fondazione può adottare misure preventive e repressive.
Chi è soggetto all’autorità di vigilanza della fondazione?
Sono sostanzialmente soggetti all’autorità di vigilanza statale tutte le fondazioni, ad eccezione delle pure fondazioni familiari ed ecclesiastiche (cfr. art. 87 comma 1 CC). Le fondazioni di previdenza a favore del personale, le fondazioni di investimento e le fondazioni di libero passaggio sono soggette alla vigilanza LPP (Art. 61 LPP). La vigilanza statale è in un certo senso un sostituto per l’assenza di membri che svolgono la funzione di controllo nelle associazioni. Quindi il fondatore non può decidere liberamente se la fondazione da lui costituita necessita o meno di vigilanza. Il fondatore non può nemmeno rimettere questa decisione alla fondazione stessa, agli organi o ai destinatari.
Il fondatore prima della creazione della fondazione può contattare l’autorità di vigilanza competente per discutere dell’atto di fondazione, dello scopo e dell’organizzazione. L’iscrizione della fondazione al registro di commercio viene effettuata dall’ufficio del registro di commercio solo previo consenso scritto dell’autorità di vigilanza competente.
La realizzazione dello scopo della fondazione è il compito principale
Il compito principale dell’autorità di vigilanza della fondazione consiste nel garantire che la fondazione persegua il suo scopo rispettando la volontà del fondatore nell’atto di fondazione. L’autorità di vigilanza deve fare particolare attenzione a come viene impiegato il patrimonio della fondazione. La fondazione deve naturalmente rispettare il diritto cogente (diritto privato e pubblico), cosa che controlla anche l’autorità di vigilanza statale.
L’autorità di vigilanza deve innanzitutto attenersi alle indicazioni dell’atto di fondazione. Inoltre è vincolata alla legislazione di esecuzione della fondazione e a tutti i regolamenti da essa introdotti fintanto essi non siano in contrasto con l’atto di fondazione.
Ulteriori compiti
Ulteriori compiti dell’autorità di vigilanza della fondazione sono la correzione di eventuali errori nella costituzione della fondazione e della conversione di una fondazione che non è più in grado di perseguire il suo scopo originario. Ciò può avvenire qualora il patrimonio della fondazione sia esaurito, lo scopo non corrisponda più alle circostanze attuali o l’organizzazione della fondazione presenti vizi.
I mezzi dell’autorità di vigilanza
L’autorità di vigilanza è anche competente per la valutazione dei reclami presentanti da terzi che hanno per oggetto la legittimità dell’attività della fondazione o il comportamento degli organi della fondazione.
L’autorità di vigilanza può ricorrere anche a misure preventive o repressive al fine di svolgere i propri compito. Misure preventive sono per esempio l’emanazione di disposizioni e istruzioni inerenti all’investimento in beni patrimoniali o l’obbligo degli organi della fondazione di effettuare regolarmente dei resoconti. Invece misure repressive sono gli ammonimenti, la cancellazione o la modifica di decisioni prese dagli organi della fondazione, le azioni di risarcimento dei danni e le esecuzioni d’ufficio.
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