Strategia Oceano Blu – Vincere senza competere
W. Chan Kim e Renée Mauborgne, professori e ricercatori presso l’università INSEAD, affermano che le aziende possono avere successo creando “oceani blu”, vale a dire cercando spazi di mercato ignorati e non battendo i rivali in un mercato esistente. Attraverso questa strategia l’azienda è in grado di scoprire una nuova domanda e ridurre la competizione al punto di considerarla irrilevante.
La strategia “Oceano Blu” è un modello strategico ideato al fine di raggiungere una crescita e poter essere replicato all’interno di qualsiasi azienda. Kim e Mauborgne ritengono che il successo aziendale non dipende dalla vittoria sulla concorrenza spietata, ma piuttosto dalla neutralizzazione della stessa tramite la scoperta e lo sviluppo di mosse strategiche creative ed innovative. Tra le principali mosse strategiche vi è quella di “nuotare in un oceano blu calmo e senza concorrenza”, cioè “identificare e implementare quelle modalità, azioni e strategie che permettono di tirarsi fuori dall’oceano rosso della concorrenza spietata”.
Oceano Rosso vs. Oceano Blu
La strategia “Oceano Rosso” si riferisce a quelle imprese che da tempo si focalizzano in settori esistenti in cui vige una lotta incontenibile tra i competitori per potersi aggiudicare una maggiore fetta di mercato. In questi casi spesso le aziende devono accontentarsi di bassi margini di profitto a causa dell’approccio strategico tradizionale, basato esclusivamente sulla sconfitta della concorrenza e caratterizzato dall’assenza di innovazione.
Al contrario, la strategia “Oceano Blu” si concentra sulla creazione di uno spazio di mercato inesplorato e finora inesistente evitando la concorrenza e sviluppando un insieme di azioni e decisioni orientate alla creazione di prodotti/servizi con un alto valore innovativo. In questo caso la competizione è resa irrilevante, spostando l’obiettivo da “sconfiggere la concorrenza” a “neutralizzare la concorrenza”. Inoltre, la strategia “Oceano Blu” si impegna a creare e catturare una nuova domanda concentrandosi sui “non-clienti” e mettendo in discussione i clienti attuali. Evitare di cadere nella trappola della competizione e allineare l’intero sistema di attività dell’impresa alla ricerca di differenziazione (innovazione di valore) e di riduzione dei costi sono dunque presupposti per poter “navigare in un oceano blu”.
Il caso del Cirque du Soleil
Uno degli esempi più attuali e di maggior successo dell’applicazione della strategia “Oceano Blu” è il Cirque du Soleil. Quest’ultimo, grazie a delle decisioni strategiche, è riuscito a neutralizzare la concorrenza e rivoluzionare il settore dei circhi negli USA. La mossa strategica principale è stata quella di concentrarsi sui “non-clienti”, in questo caso adulti e professionisti, disposti a pagare un prezzo più alto rispetto alle famiglie con bambini – target tradizionale dei circhi. In questo caso il Cirque du Soleil ha fatto crescere l’interesse di nuovi clienti provenienti da altri settori, ad esempio dal teatro. La strategia ha permesso al Cirque du Soleil di crescere rapidamente, diventando leader mondiale nel settore, nonostante le analisi strategiche tradizionali indicavano un potenziale di crescita limitato.
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