Detrazione dell’IVA a credito
Aggiornato il 3 gennaio 2013
Spesso l’acquirente indipendente si lamenta dell’imposta sul valore aggiunto, non tanto perché questa gli/le grava fortemente, ma piuttosto a causa del dispendio amministrativo. Soprattutto molto giovani imprenditori(-trici) fanno fatica a capire come funzioni esattamente la detrazione della ritenuta d’acconto. Eppure l’IVA a credito, una volta capita, non rappresenta più un problema.
Per facilitare la comprensione sulla detrazione della ritenuta d’acconto, ecco un esempio:
Beat vende nel suo negozio articoli sportivi. Egli riceve dai suoi fornitori articoli sportivi per il valore di CHF 540.– IVA inclusa. Gli articoli sportivi li vende come commerciante al minuto ai suoi clienti per CHF 1614.– IVA inclusa. Questi due prezzi si compongono nella maniera seguente:
– CHF 540: CHF 500 (materiale) + 40 (IVA 8.0%) [acquisto]
– CHF 1620: CHF 1500 (materiale) + 120 (IVA 8.0%) [vendita]
Fondamentalmente l’IVA non grava sul fatturato di Beat, poiché l’IVA è un’imposta sul consumo e viene scaricata sui consumatori finali (cfr. articolo corrispondente). Inoltre Beat deve però far valere la detrazione dell’IVA a credito.
Questa funziona come segue:
1. Beat compra le merce dal fornitore e paga CHF 40 IVA.
2. Beat vende la merce. Nel prezzo di vendita sono contenuti CHF 120 IVA.
3. Beat dovrebbe pagare CHF 120 all’AFC (amministrazione federale delle contribuzioni).
4. Poiché Beat dovette già pagare CHF 40 per la stessa merce, può detrarre questo importo come IVA a credito.
5. Risultato: Beat deve pagare CHF 80 all’AFC (CHF 120 meno CHF 40 = CHF 80).