Responsabilità precontrattuale: culpa in contrahendo
Una persona che viola i suoi obblighi precontrattuali durante le trattative contrattuali può essere ritenuta responsabile anche se in seguito non viene concluso alcun contratto. Questa responsabilità precontrattuale si chiama culpa in contrahendo.
“Non ti devo niente, dopo tutto non abbiamo concluso un contratto”. – Le persone cercano regolarmente di evitare i loro obblighi in questo modo o in altri modi simili. Anche se diffusa, questa affermazione non è corretta. Coloro che hanno violato i loro obblighi precontrattuali durante le trattative contrattuali possono essere ritenuti responsabili grazie alla culpa in contrahendo anche se il contratto non è concluso.
Responsabilità per le trattative contrattuali
Le trattative contrattuali non sono sempre fruttuose. Ci sono molte ragioni per questo. Che sia perché le parti non riescono a mettersi d’accordo sul prezzo d’acquisto, che l’oggetto d’acquisto non consegni ciò che promette o che le parti non si capiscano più: il potenziale di frustrazione è alto. Quando le trattative contrattuali falliscono, molti sono tentati di chiedere all’altra parte le spese già sostenute come danni. L’istituto giuridico della culpa in contrahendo è stato sviluppato per affrontare tali situazioni. La culpa in contrahendo regola la responsabilità precontrattuale nel contesto delle trattative contrattuali. Sebbene non sia esplicitamente regolata dalla legge, la culpa in contrahendo è riconosciuta dalla giurisprudenza e dalla dottrina come un elemento indipendente di responsabilità.
Prerequisiti per la responsabilità
Solo perché la conclusione del contratto fallisce, le parti non sono ancora responsabili l’una verso l’altra per le spese già sostenute. Piuttosto, la responsabilità per danni derivanti dalla culpa in contrahendo presuppone i prerequisiti generali della responsabilità, secondo i quali una violazione colposa del dovere deve aver causato un danno in modo adeguatamente causale. La responsabilità precontrattuale è legata al requisito della buona fede partendo dall’idea di base che le parti devono comportarsi lealmente nel contesto delle trattative contrattuali. Indipendentemente da una successiva conclusione del contratto, le parti coinvolte sono già soggette a certi doveri di cura e di divulgazione nella fase di negoziazione. La responsabilità da culpa in contrahendo può esistere, per esempio, se una parte nasconde intenzionalmente fatti rilevanti per l’altra parte o se le trattative sono condotte senza serie intenzioni di concludere un contratto.
Richiesta di risarcimento danni
Se i requisiti della culpa in contrahendo sono soddisfatti, la parte colpita ha diritto al risarcimento. L’interesse negativo nel contratto deve essere compensato. Ciò significa che la parte lesa deve essere messa nella stessa posizione come se le trattative contrattuali non avessero avuto luogo. Secondo la giurisprudenza, le richieste di risarcimento danni derivanti dalla culpa in contrahendo cadono in prescrizione dopo il termine previsto dall’art. 60 CO e quindi entro tre anni.
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