Costituzione con conferimento in natura: Quali sono i contributi più comuni per la costituzione di una società con conferimento in natura?
In linea di principio, tutti i beni che possono essere capitalizzati secondo i principi di una corretta contabilità possono essere utilizzati per un contributo in natura. Scoprite qui quali requisiti specifici devono essere soddisfatti e quali sono gli esempi tipici di un contributo in natura.
Requisiti per un contributo in natura
In linea di principio, può essere conferito tutto ciò che ha un valore di mercato. In altre parole, gli elementi conferiti devono apportare un effettivo beneficio economico all’azienda. In concreto, si possono definire quattro prerequisiti:
- Valorizzazione o attivazione: si possono prendere in considerazione solo le attività che hanno un certo valore e che possono essere iscritte in bilancio come attività.
- Deve essere data la possibilità di acquisizione legale da parte della società (trasferibilità): affinché la società possa acquisire un conferimento in natura, l’oggetto corrispondente deve poter essere trasferito al patrimonio della società al momento della costituzione o dell’aumento di capitale. Di conseguenza, non devono esistere ostacoli legali al trasferimento (come, ad esempio, un divieto contrattuale di cessione).
- Disponibilità (o diritto incondizionato di registrazione, ad esempio nel registro fondiario): La società deve poter disporre del bene in questione immediatamente e incondizionatamente dopo la sua iscrizione nel registro di commercio.
- Realizzabilità: deve essere possibile per l’azienda trasferire l’attività a terzi. Ciò è particolarmente importante in caso di scioglimento della società. L’attività conferita deve essere realizzabile per poter fungere da substrato di passività per i creditori della società. La realizzabilità presuppone l’esistenza di un mercato almeno limitato. Inoltre, il trasferimento dell’attività deve essere legalmente consentito e giuridicamente stabile.
Esempi tipici di contributi in natura
Naturalmente, gli esempi “tipici” variano a seconda dei settori. Secondo la nostra esperienza, tuttavia, i seguenti beni fanno spesso parte di un contributo in natura:
- Mobili (scrivanie, sedie, cancelleria, ecc.)
- IT (computer, monitor, ecc.)
- Veicoli (auto, furgoni, camion, ecc.)
- Magazzini con merci o materiali (ad es. materie prime, pezzi di ricambio, ecc.)
- Utensili (ad es. chiavi, pinze, ecc. ma anche utensili elettrici come trapani a percussione, smerigliatrici, ecc. o strumenti di misura)
- Licenze software
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