Cosa bisogna considerare se si intende costituire una società come attività secondaria?
In una prima fase, per le persone che hanno un lavoro stabile, può essere vantaggioso esercitare un’attività professionale indipendente solo come attività secondaria. Nel caso in cui la fase iniziale ha successo, un giovane imprenditore potrà concentrarsi completamente sulla propria azienda.
Costituire una società come occupazione secondaria
Per ridurre il rischio, può valere la pena perseguire un’attività indipendente a tempo parziale. Se la società sopravvive la fase iniziale, l’occupazione dipendente potrà essere abbandonata e uno dei fondatori della nuova società potrà concentrarsi esclusivamente sulla sua azienda. Idealmente attraverso il posto di lavoro dipendente si riesce a coprire i costi della vita. In una prima fase, ciò riduce la dipendenza dei fondatori dalla propria azienda. Nel caso in cui la startup dovesse fallire, si potrà ridurre così i rischi di un fallimento privato.
L’accettazione da parte del datore di lavoro è importante
Nella fase di istituzione, l’accettazione del datore di lavoro è molto importante per un giovane imprenditore. L’attività professionale indipendente non deve violare i parametri del contratto di lavoro. La nuova società non può competere con l’attività del datore di lavoro. Inoltre, il datore di lavoro deve poter contare sulla totale disponibilità lavorativa dei suoi dipendenti.
Valutare i vantaggi e gli svantaggi
Nel caso in cui il lavoro autonomo venga effettuato come occupazione secondaria, bisogna considerare attentamente tutti i vantaggi e gli svantaggi. Se da una parte questa variante permette un’entrata cauta nel mondo del lavoro indipendente, bisogna tenere conto del fatto che non si dispone di molto tempo da dedicare alla nuova azienda. Ciò significa che l’azienda non potrà essere sviluppata rapidamente. Bisogna considerare anche il carico di lavoro. Chi svolge un’attività professionale dipendente e vuole costituire la propria società, deve investire parecchio tempo. Perciò aumenta il rischio di un sovraccarico professionale e di stress.
