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Dopo numerose consultazioni personali i nostri giuristi, fiduciari e consulenti hanno potuto conoscere da vicino quali sono le maggiori preoccupazioni nelle teste dei neoimprenditori. Le risposte alle domande più comuni le potete trovare sul nostro blog. Sul blog potete navigare tra i vari argomenti scegliendo il vostro tema preferito dalle diverse categorie.

Business Plan: I tre errori più comuni

Quando si vuole avviare un’attività, la stesura di un business plan è parte integrante del processo di lancio. Vi permette di definire che direzione volete prendere e di presentare la vostra idea al pubblico e agli investitori. Per questo motivo il business plan deve essere scritto in modo impeccabile. In questo articolo vi riassumiamo i tre errori più comuni che vengono commessi nella stesura di un business plan.

Se avete poca esperienza nell’imprenditoria o nella gestione aziendale, è probabile che commettiate qualche errore nella stesura del vostro primo business plan. Non è drammatico, ma più siete attenti al vostro business plan, maggiori sono le possibilità di riuscire a convincere le persone a seguirvi e ad investire nella vostra idea.

Ecco i 3 errori più ricorrenti nella stesura di un Business Plan:

1. Ignorare i gruppi target del business plan

Prima di scrivere la prima riga di un business plan, è necessario sapere chi sarà il destinatario finale. A seconda di ciò, la lingua, la forma, il contenuto o la ponderazione dei diversi capitoli devono essere adattati.

2. Mancanza di informazioni sul mercato di riferimento

Non ha senso avere il prodotto migliore se non c’è un mercato pronto ad accoglierlo. Questo errore può facilmente essere osservato, soprattutto nel caso di startup ad alto livello tecnologico. Oltre a fattori quali il volume di mercato, la sua segmentazione e le barriere d’ingresso, un’azienda dovrebbe anche prestare attenzione in modo specifico ai suoi clienti target e alle loro esigenze.

3. Un piano finanziario incompleto e/o basato su ipotesi irrealistiche

I giovani imprenditori spesso non hanno le conoscenze di gestione aziendale necessarie per comprendere appieno un piano finanziario nel suo complesso e per trarne conclusioni significative. Domande come “Cosa deve essere attivato nel bilancio”, “Come si calcola il break-even” o “Cosa mi dice effettivamente il cash-flow” devono essere chiare per il fondatore dell’azienda.

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