A che punto siamo con la blockchain?
Le acque si sono calmante intorno alla grande speranza del mondo finanziario: la blockchain o catena di blocchi. Scoprite nell’articolo come sta evolvendo questa tecnologia, celebrata come rivoluzionaria.
Alla fine del 2017, la tecnologia blockchain stava rapidamente acquistando importanza, poiché il prezzo della valuta digitale Bitcoin era salito ad oltre 20.000 dollari. Improvvisamente tutti volavano diventare dei piccoli esperti di criptografia. Ultimamente, però, le acque sembrano essersi calmate.
Il primo clamore è finito
Gli investimenti nelle start-up che si occupano della blockchain sono diminuiti notevolmente negli ultimi tempi. Mentre nel 2018 c’erano ancora circa 800 accordi per un totale di circa 4 miliardi di dollari, il valore nel 2019 era solo di circa 1,6 miliardi di dollari. Soprattutto in Europa, l’ondata di clamore ed euforia si è calmata. Sebbene diverse aziende, come Daimler o Bosch, stiano portando avanti progetti basati sulla blockchain, l’argomento è scomparso dalla attenzione pubblica. La situazione è molto diversa in Cina: il numero di aziende con tecnologia blockchain quest’anno ammonta a circa 10.000. Lo stato asiatico si sta sforzando per diventare leader del mercato globale nel campo della tecnologia blockchain con la E-Yuan.
Un potenziale enorme
Nonostante l’appiattimento degli investimenti, il mercato della blockchain offre un grande potenziale anche nelle regioni occidentali. La crisi del coronavirus, in particolare, potrebbe rendere di nuovo più importante questa tecnologia. Diversi ricercatori sono dell’opinione che una maggiore trasparenza ed efficienza nella circolazione delle merci attraverso la blockchain abbia il potenziale di rallentare le pandemie. Alla fine di marzo 2020, l’OMS ha unito le forze con aziende tecnologiche come IBM e Microsoft per sviluppare una piattaforma dati per combattere il virus con l’aiuto della catena di blocchi.
La politica e la legislazione stanno lentamente recuperando terreno
Un grosso ostacolo nel percorso della tecnologia blockchain è la mancanza di regolamentazione, ma le cose in politica si muovono lentamente, ma anche regolarmente. Nel giugno 2020 il Consiglio nazionale svizzero ha dato il via libera alla creazione di condizioni quadro adeguate per la tecnologia blockchain. Ad esempio, supporta la creazione di una nuova categoria di permessi per il funzionamento commerciale delle infrastrutture DLT (Distributed Ledger Technologies). Inoltre, la separazione dei valori patrimoniali basati su criptovalute dalla massa fallimentare sarà presto chiarita dal punto di vista giuridico.
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